Quando si affronta una separazione con addebito della colpa, le prove hanno un ruolo centrale. Tuttavia, non sempre le informazioni utilizzate in tribunale sono raccolte in maniera lecita: capita spesso che vengano acquisite da soggetti non autorizzati a svolgere indagini per conto dei privati oppure tramite modalità che violano la legge, come l’accesso non autorizzato ai messaggi WhatsApp o ad altre comunicazioni private.
In questi casi, la consulenza investigativa professionale diventa uno strumento fondamentale per difendere i propri diritti.
Indagini illecite e rischi legali
Solo gli investigatori privati autorizzati dalla Prefettura possono svolgere indagini per privati cittadini. Quando una parte in causa affida ricerche o controlli a persone non autorizzate, o utilizza dati ottenuti in modo illegittimo, le conseguenze possono essere gravi:
- Le prove raccolte non hanno valore legale e possono essere escluse dal procedimento.
- Chi le ha prodotte può esporsi a responsabilità penali e civili.
- La parte danneggiata subisce un pregiudizio processuale che può compromettere la propria posizione.
Un esempio frequente è l’acquisizione abusiva di chat o messaggi privati: anche se possono sembrare prove utili per dimostrare un tradimento o un comportamento scorretto, in realtà la loro utilizzabilità in tribunale è quasi sempre nulla se ottenute senza consenso o autorizzazione.
Il ruolo della consulenza investigativa
Un consulente investigativo qualificato può:
- Verificare la liceità delle prove presentate dalla controparte.
- Evidenziare le modalità illegittime di acquisizione, contestandone l’utilizzo.
- Fornire al proprio legale una relazione tecnica che dimostri l’invalidità delle indagini svolte.
- Raccogliere prove valide e ammissibili secondo i criteri di legge, tutelando realmente i tuoi interessi.
In questo modo, la consulenza investigativa non solo ti difende da abusi e violazioni della privacy, ma rafforza la tua posizione legale con strumenti concreti.
Perché non affidarsi al “fai da te”
Nel contesto di una separazione, la tentazione di raccogliere prove in autonomia è forte. Tuttavia, bisogna ricordare che:
- La raccolta di dati sensibili senza autorizzazione è reato.
- Una prova ottenuta illecitamente può ritorcersi contro chi la presenta.
- Solo un investigatore autorizzato garantisce la validità giuridica delle informazioni raccolte.
Conclusioni
Se stai affrontando una separazione con addebito e ti accorgi che sono state utilizzate prove ottenute in violazione della legge – come messaggi WhatsApp acquisiti senza autorizzazione – non restare inerme.
Rivolgiti a un professionista della consulenza investigativa: è la strada più sicura per smontare accuse infondate, proteggere i tuoi diritti e difenderti da indagini abusive.